Scusate il titolo e (l'immagine) del post, ma ogni tanto è giusto ricorrere ad immagini semanticamente "efficaci". Ieri sera, tornato dal lavoro un po' stanco, ho faticato non poco a convincermi nell'uscire a correre. Considerando, però, che sabato a causa della visita medico-sportiva probabilmente non riuscirò ad allenarmi, mi son fatto forza e ho infilato il "supertutino". Secondo la tabella era in programma un medio di 13km, che ho fatto precedere da 3km di riscaldamento a ritmo tranquillo. Ero un po' indeciso sul ritmo da impostare per la seduta. Nei mesi scorsi lo correvo tra 4.15 e 4.10, ma considerando che ora dovrei velocizzare i ritmi ho deciso di andare un po' più spedito. Parto a sensazione e il primo km lo chiudo a 4.17....no, non ci siamo proprio...troppo fuori ritmo, va bene che è il primo, ma devo accelerare! Solitamente ho una buona sensibilità al ritmo quindi decido di fare attenzione e il secondo va via in 4.07, poi, 4.05, 4.05, 4.05...e così via. Inizialmente l'adrenalina si fa sentire (è il mio tipo di allenamento preferito), ma la stanchezza inizia ad insinuarsi pian piano nelle gambe verso la fine dell'allenamento. Il fiato c'è e non sono mai eccessivamente in affanno (come è giusto che sia per questo tipo di seduta). Arrivo al 13° in 53'.28" per una media di 4.07 m/km. Sono soddisfatto...sento di aver lavorato bene. Certo devo prendere confidenza con ritmi che sono decisamente differenti rispetto a quelli per la preparazione di una 42, ma è bello sentire il proprio fisico che pian piano si adatta ai nuovi stimoli.
Dopo l'aneddoto della benzina ho paura ad andare al ristorante:
Cameriere: da bere?
Andrea: per me una birra...
Cameriere: media?
Andrea: mah, sui 4.05-4.07...
Andrea: anzi no faccia un caffè!
Cameriere: normale?
Andrea: no lungo: sa sto preparando una maratona!