sabato 17 luglio 2010

3 gust is megl che one?

Venerdì caldissimo. Soffocante. Afoso. Esco dall'ufficio con l'idea in testa: provare a fare qualche pedalata, anche perchè di correre veramente non se ne parla (o all'alba o niente). Ho una "city bike" bella pesante ideata come dice il nome per qualche giretto urbano, ma ho voglia di macinare un po di km con il vento (anche se caldo) a soffiarmi nei capelli. Non avendo abbigliamento tecnico ripiego sui pantaloncini da spinning di mia moglie, guanti da pesistica e cerco addirittura di indossare il casco rosa di mia figlia. Che per fortuna è troppo stretto! Parto e subito gradisco quella sensazione di fluidità della pedalata. Costeggio sempre la riva del naviglio, ma in direzione opposta a quella in cui mi alleno con la corsa puntando cioè verso il fiume Adda. Raggiungo Gorgonzola, Bellinzago Lombardo, Inzago e poi sempre dritto fino a Cassano D'Adda. E' stupefacente vedere quanto belli siano questi posti, così vicini a Milano eppure così diversi.
Qui sulle rive sono state mantenute tutte le antiche costruzioni e per fortuna non c'è stata quella speculazione selvaggia che si riscontra in tante altre località. Ad un certo punto mi ritrovo a Cassano D'Adda e subito dopo c'è la biforcazione: da una parte si scende verso il fiume, dall'altra si procede in direzione Vaprio (in foto). Decido di fermarmi qui, dopo un tratto sterrato e di iniziare il ritorno verso casa. Alla fine saranno 40km in 1h.47'' di pura natura, senza tra l'altro l'assillo del caldo. Chissà magari pian piano integrare anche questo sport potrebbe diventare una consuetudine, anche se dovrei procurarmi un mezzo serio. A questo punto sorgerebbe il dilemma: da corsa o MTB? Ai posteri...

2 commenti:

  1. In effetti è vero. Il caldo in bici si soffre molto meno. Se vai avanti così sei maturo per qualche triathlon.
    Dario

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  2. Stasera provo a correre verso Trezzo come hai fatto tu.. vorrei fare 18 km vediamo la temperatura però :-)

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